martedì 11 ottobre 2011

ORSOGRIGIO - Ronzone (TN)

Lo scorso weekend Ely ed io siamo andati in Trentino per rilassarci. Una volta arrivati a Segonzano in albergo, Eleonora si è ricordata che in provincia di Trento c'era il ristorante di uno dei suoi miti de La Prova del Cuoco, ovvero Cristian Bertol.

Dopo una breve ricerca di informazioni su internet decidiamo di prenotare al Ristorante Orsogrigio e partiamo verso la Val di Non.

Arriviamo sotto un cielo limpidissimo e puntinato di stelle davanti ad una splendida villa con camerieri in livrea, ma scopriamo essere l'hotel Villa Orsogrigio, così dopo una breve ma piacevole passeggiata nel parco arriviamo al ristorante.


Il locale pur essendo elegante ha un deciso sapore di montagna, il legno la fa da padrone e la luce soffusa regala un ambiente rilassante,ovattato e caldo al tempo stesso.

Ci accoglie la madre di Cristian e ci fa accomodare al nostro tavolo, ci sediamo sui comodi divanetti e iniziamo ad analizzare il locale. I tavoli sono apparecchiati con gusto molto sobrio e sono impreziositi dalla luce di una candela.

Arriva il momento di scegliere il vino e facciamo la conoscenza di Renzo, fratello gemello dello chef, enologo e dal 2004 responsabile Food & Beverage per il Palace Merano di Henry Chenot.
Cordiale e simpatico senza mai risultare invadente ha reso la nostra esperienza veramente piacevole, insieme al vino e ai piatti preparati dal fratello. Abbiamo deciso come sempre per un calice di vino, guidare dopo aver bevuto non mi piace, così io ho degustato un Pinot Nero Carlotto ed Ely un Merlot Pivier, due vini locali. Ovviamente qui, dove al vino e al cliente si dà la giusta attenzione, esiste un'apposita minicarta dei vini solo per la selezione destinata alla mescita al bicchiere e non si lascia il cliente con un anonimo vino rosso senza nome ed etichetta.

Abbiamo rinunciato ai menu degustazione e ci siamo addentrati nella cucina di Cristian Bertol facendo di testa nostra e rimanendo molto soddisfatti della nostra decisione. La cena si apre con un benvenuto dalla cucina: una vellutata di patate con olio del Garda. Sublime nella sua incredibile semplicità.

Il mio antipasto è una Carne Salada di Capriolo al Groppello e scaglie di Trentingrana su bouchè di insalatine. La carne è sottilissima e si sposa a meraviglia con il resto dei sapori.

Ely adora lo Speck e ovviamente sceglie uno speck di spalla e lardo (che ho assaggiato e mi ha fatto impazzire) con funghi sott'olio e crostini di pane del contadino. Un piatto anche questo molto classico dove la scelta della materia prima di ottima qualità si fa sentire.

Ely si tuffa sul primo, delle tagliatelle al ragù di selvaggina, abbondanti e molto buone, tanto da farsi letteralmente sbranare fino all'ultimo boccone.

Da bravo amante della carne non mi lascio sfuggire l'occasione e mi prendo una Tagliata di cervo in salsa di mirtillo rosso con crema di pera William cotta alla zafferano e polenta gialla di Storo. Un piatto del sapore tipicamente trentino, con una carne ovviamente morbida e inserita in un dosatissimo walzer di sapori.

Inganniamo l'attesa del dolce con un predolce: una Crème brûlée. Uno dei tanti dettagli che fanno capire quanto è importante per questo ristorante l'attenzione verso la clientela, che viene coccolata ad ogni occasione.

Come sempre io non riesco a rinunciare ai sapori dolci e ordino un Souflè di cioccolato nero su crema di vaniglia.  Due sapori che insieme io ho sempre adorato, con un cuore caldo di cioccolato. In questo caso non ho saputo resistere e ho ordinato anche un calice di Moscato Rosa Passito, ottimo compagno di uno squisito dolce, la competenza enologica di Renzo Bertol non si smentisce.

Eleonora invece da quando ha assaggiato della grappa fatta in casa ordina la grappa in tutti i ristoranti in cui andiamo e qui ha bevuto come ammazzacaffè un'ottima grappa di moscato.

La conduzione famigliare del ristorante, regala quel tocco in più al locale non relegandolo nella schiera di ristoranti pretenziosi un po' snob dove si mangia bene ma dove la permanenza risulta poco gradevole, anzi lo rende un posto ancora più accogliente.

L'Orsogrigio non è solo un'esperienza culinaria ed enologica di eccellenza ma è anche un luogo dove vivere l'atmosfera del Trentino, con il suo calore e le sue tradizioni.

Ovviamente a fine cena Ely non ha resistito e come potete ben vedere si è fatta fotografare insieme al suo idolo Cristian, che è stato molto simpatico e cordiale con noi, confermando completamente le nostre impressioni sul ristorante della sua famiglia.

Il tutto, inclusa la figuraccia della foto, per 100 euro, un prezzo adeguato per la qualità delle materie prime, l'abilità dello chef, la competenza dell'enologo e l'atmosfera del locale. Un'esperienza da ripetere assolutamente.

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