Hanami rappresenta per noi il posto dove abbiamo imparato ad apprezzare la cucina del Sol Levante ed è un porto sicuro dove approdare quando la voglia di giapponese si fa irresistibile.
Il ristorante si presenta arredato in stile giapponese, dove abbondano il nero e il beige e ovviamente il legno domina fra i materiali.Le stoviglie si caratterizzano per la loro semplicità nipponica lontana dagli eccessi del gusto cinese che a volte ci viene spacciato anche nei ristoranti giapponesi.
Solitamente una nostra cena si apre con Tartaro Oroshi Sake e Tartaro Oroshi Maguro, ovvero Tartare di Salmone e di Tonno, a cui Ely a volte affianca un Botan ebi ponzu (cocktail di gamberi crudi), il pesce è ottimo ed è condito in modo da renderlo saporito ma senza esagerare. Particolarissimi sono il Toro Tataki e lo Shake Amiyaki, ovvero ventresca di tonno e salmone scottati alla griglia, dal sapore leggermente affumicato. Volendo si può assaggiare anche il Gyu Tataki, del manzo scottato buonissimo ma dal tempo di preparazione leggermente lungo, quindi se volete assaggiarlo ordinatelo subito perchè dovrete aspettarlo un po' di più rispetto agli altri due piatti alla griglia.

Spesso è immancabile il sushi desert e almeno per me la birra Asahi.
Il tutto per circa 35/40 euro a testa, cifra giustificata sia dall'ottima qualità del pesce servito e di tutte le materie prime sia dalla ricerca nel proporre sapori nuovi in uno stile leggermente fusion.
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