Pavia Wine - Il nostro resoconto

Domenica 5 giugno a Pavia si è tenuta la prima edizione del Pavia Wine, rassegna dedicata al meglio della produzione vinicola oltrepadana, ospitata nella suggestiva cornice del Castello Visconteo.

Pur con un clima assolutamente sfavorevole fra grandinate e acquazzoni la manifestazione pavese ha visto una buona affluenza anche grazie alla location scelta, ovvero il colonnato regale del primo piano che è stato un ottimo riparo dalla pioggia oltre ad aver trasmesso un'atmosfera particolare al Pavia Wine.

Eleonora ed io, siamo arrivati a metà pomeriggio, proprio sotto il diluvio, ci siamo incontrati con il nostro amico Andrea ed insieme abbiamo incominciato il giro. L'ingresso per la modica cifra di 5€, permetteva degustazioni illimitate (e quindi confronti approfonditi) e includeva il calice omaggio, secondo noi è stata una scelta azzeccata da parte dell'organizzazione.

Durante la nostra permanenza al Pavia Wine abbiamo avuto modo di parlare con molti produttori di vino che si sono sopresi sia per la risposta attiva della città di Pavia, con una buona affluenza di visitatori mattinieri, sia per la presenza di appassionati venuti anche da fuori provincia. Fra i vari espositori Eleonora ed io siamo rimasti colpiti dalla chiacchierata con l'enologo Piernicola Olmo, direttore della Tenuta Il Bosco, che ci ha trasmesso tutta la sua passione per il vino e il mondo che ci ruota attorno, e dallo scambio di battute con il blogger e presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese: Paolo Massone.

Se il vino è stato protagonista di questa manifestazione, il Salame di Varzi è stato un ottimo coprotagonista con uno stand preso letteralmente d'assalto da tutto il pubblico presente, noi compresi,ogni volta che un salame veniva affettato. Abbiamo avuto il piacere di incontrare il direttore del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi: Annibale Bigoni, che si è anche gentilmente prestato per le nostre foto.

Per noi l'unica nota stonata è stata la scarsa personalizzazione delle postazioni dei vari espositori, che a parte qualche timido tentativo da parte di alcuni, ha reso difficoltoso il riconoscimento al colpo d'occhio delle varie aziende. Vedere espositori con 3 bottiglie in croce su un tavolo praticamente vuoto inseriti in un contesto così nobile fa riflettere su quanta strada debbano fare certi produttori locali nella direzione di un'immagine più curata ed efficace.


Tirando le somme il Pavia Wine è stato un successo, sia per la risposta del pubblico, sia per la presenza numerosa da parte delle aziende produttrici, che si sono presentate con una proposta eterogenea di vini rappresentante il meglio della produzione oltrepadana.

Il Set su Flickr: Pavia Wine